Si avvicina il termine per l'iscrizione alla prima sessione di selezioni 2025-26 del Corso di special make-up e vogliamo incuriosirti ancora di più su questo particolare programma didattico, offrendoti il punto di vista di un'altra ex allieva.
Giorgia Dal Molin racconta per la Hall of Fame cosa l'ha attratta maggiormente degli effetti speciali e i punti di forza del corso proposto dall'Accademia.
Giorgia, come hai scoperto il mondo degli effetti speciali e come hai deciso di iscriverti in Accademia?
Ho sempre avuto una passione per il make-up sin da bambina, con una particolare propensione per l’orrido e il fantastico che mi ha spinta ad arricchire i miei lavori di elementi 3D attraverso l’uso di protesi. Ho quindi deciso di volermi immergere nel mondo della prostetica cercando un corso base e dopo averne valutati diversi in varie parti d’Italia ho deciso di frequentare quello dell’Accademia del teatro alla Scala che mi sembrava il più idoneo avendo molte più ore pratiche rispetto agli altri.
Cosa hai apprezzato maggiormente del nostro Corso di Special Make-Up?
Ho apprezzato particolarmente la scelta di affiancare le lezioni pratiche ad altre molto teoriche in modo da approfondire vari aspetti sui materiali utilizzati, sui costi di produzione e sulle varie tecniche, cosa davvero molto importante nell’ambiente degli effetti speciali perché in base a ciò che si vuole realizzare questi cambiano. Tuttavia dopo l’Accademia ho avuto modo di continuare a lavorare in quest’ambito all’interno del laboratorio di make-up prostetico “Skintxt” di Valter Casotto e Martina San Donà e mi sono interfacciata con materiali e tecniche del tutto nuovi e più professionali di quanto non lo fossero quelli dell’Accademia, perciò mi preme ricordare ai nuovi iscritti che il corso è ben strutturato ma pensato per chi si affaccia per la prima volta al mondo della prostetica, dando una base generica che però deve essere approfondita dopo la fine del corso se si vuole diventare dei professionisti.
Qual è il progetto che ti ha maggiormente appassionato durante il corso e che magari per te ha rappresentato la sfida maggiore?
Il progetto che mi ha appassionato maggiormente è stato quello in cui io e i miei compagni di corso abbiamo realizzato un naso prostetico per il personaggio della “Donna Lupo” all’interno dello spettacolo “Il circo di Barnum”, messo in scena al Teatro Litta di Milano nel giugno del 2023; è stata una bella sfida uscire dalle mura dell’Accademia e mettersi in gioco lavorando in team.
Come pensi sia il mercato in Italia per questo mestiere così particolare?
Sfortunatamente viene richiesta poca prostetica all’interno delle produzioni Italiane ed è difficile “spiccare” tra i tantissimi professionisti che già dominano il settore. Per mia esperienza è meglio iniziare a lavorare all’interno di laboratori già avviati così da fare più esperienza possibile e capire cosa vuol dire davvero fare questo mestiere, non tutti realizzano subito quanto impegnativo sia.
Ti consideri un’artista multidisciplinare? Perché?
Mi considero un’artista multidisciplinare perché non ricopro un solo ambito ma spazio dalla pittura alla scultura, dalla musica al make-up. D’altro canto, anche la prostetica è una commistione di tanti settori diversi quali scultura, realizzazione degli stampi (mould making), produzione delle protesi (silicon running), rifinitura delle protesi (seaming, pittura ed hair punching) infatti è difficile trovare qualcuno che non si specializzi in una sola di queste ma che sappia fare tutto, ed è proprio ciò che sto cercando di fare lavorando all’interno di “Skintxt”.
Secondo te quale caratteristica bisogna possedere per fare questo lavoro nel 2025?
Insieme a questa domanda ti chiediamo per concludere un messaggio d’in bocca al lupo per tutti i ragazzi e le ragazze che pensano di mandare le proprie candidature alla prossima edizione del Corso di Special Make-Up. Per fare questo lavoro sicuramente bisogna avere la passione necessaria per non perdersi d’animo alle prime difficoltà. È un mestiere manuale per cui c’è bisogno di tantissima pratica alle spalle per poter diventare davvero bravi; perciò, bisogna essere pronti a investirci tempo, denaro ed energie. Bisogna anche abbracciare l’idea di diventare liberi professionisti sapendo tutti i pro e i contro che questo comporta. A chi frequenterà questo corso di prostetica base auguro di trovare un ambito che davvero lo appassioni e di non perdersi d’animo se le cose non vengono perfette al primo tentativo, siate costanti e non abbiate paura di sbagliare, è il modo migliore per imparare.
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