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Codice etico e modello organizzativo

 

Estratto del “Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo” dell’Accademia Teatro alla Scala, ai sensi del D. Leg. 8 giugno 2001, n. 231 - scarica il file 

 

 

Nel “Modello” è incluso il CODICE ETICO, che di seguito si riporta integralmente:

 

 1. INTRODUZIONE

Il presente Codice di Comportamento (di seguito, il “Codice Etico”) esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari e delle attività aziendali assunti dai componenti degli organi della Fondazione (come di seguito definita), dai dipendenti – dirigenti e non – nonché, in genere, da quanti si trovino a svolgere – in nome o per conto della Fondazione d’Arti e Mestieri dello Spettacolo Teatro alla Scala (di seguito, anche, “Accademia Teatro alla Scala” o la “Fondazione”) ed anche in conseguenza di un rapporto di collaborazione a progetto, di prestazione di opera professionale o di stage (di seguito, i “Collaboratori”) – una o più delle identificate attività a rischio.

Esso contiene una serie di principi ai quali sono improntati tutta l’attività e i comportamenti della Fondazione e che devono essere osservati in virtù di ogni e qualsiasi disposizione normativa applicabile.

 

1.1 La missione della Fondazione

L’Accademia Teatro alla Scala è stata costituita il 19 dicembre 2001 dai seguenti soci fondatori: Fondazione Teatro alla Scala di Milano, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Milano, Politecnico di Milano e Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano.

La Fondazione, nel solco della tradizione artistica e culturale del Teatro alla Scala di Milano, si propone di promuovere, favorire e incrementare l’istruzione, la formazione, l’aggiornamento e l’orientamento di coloro che intendono dedicarsi o già si dedicano ad attività connesse con la cultura, l’arte musicale e lo spettacolo, in particolare la formazione dei quadri artistici, tecnici e manageriali, promuovendo e incoraggiando ogni iniziativa intesa ad approfondire e diffondere la conoscenza di tali discipline.

 

1.2 Obiettivi del Codice Etico

Per la complessità delle situazioni in cui la Fondazione si trova ad operare, è importante definire con chiarezza ed univocità l’insieme dei valori che la Fondazione riconosce, accetta e condivide, nonché le responsabilità che la Fondazione assume verso l’interno e verso l’esterno.

Per tale ragione, con delibera del 18 dicembre 2009 il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha adottato il presente Codice Etico, la cui osservanza da parte dei suoi destinatari è di fondamentale importanza per il buon funzionamento, l’affidabilità e la reputazione della Fondazione, fattori che costituiscono un patrimonio decisivo per il successo della stessa.

 

Il Codice Etico si propone di improntare a correttezza, equità, integrità, lealtà, e rigore professionale le operazioni, i comportamenti ed il modo di lavorare sia nei rapporti interni alla Fondazione, sia nei rapporti con i soggetti esterni, ponendo al centro dell’attenzione il pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti dei Paesi in cui la Fondazione opera, oltre all’osservanza delle procedure aziendali.

L’orientamento all’etica (trasparenza, lealtà ed onestà dei comportamenti verso l’esterno e verso l’interno) è approccio indispensabile per la credibilità nei comportamenti della Fondazione stessa verso i Fondatori, verso gli studenti e, più in generale, verso l’intero contesto civile ed economico in cui la stessa opera, al fine di trasformare in vantaggio competitivo la conoscenza e l’apprezzamento dei valori che animano diffusamente il modo di operare dell’Accademia Teatro alla Scala.

Ciascun dipendente e Collaboratore è tenuto a conoscere il Codice Etico, a contribuire attivamente alla sua attuazione e a segnalarne eventuali carenze.

La Fondazione si impegna a facilitare e a promuovere la conoscenza del Codice da parte dei suoi  destinatari ed il loro contributo costruttivo sui suoi contenuti, ed a predisporre ogni possibile strumento idoneo ad assicurare la piena ed effettiva applicazione dello stesso.

 

Ogni comportamento contrario alla lettera e allo spirito del Codice Etico sarà sanzionato in conformità con quanto previsto dal Codice medesimo, dalla Parte Generale del Modello e dalle clausole contrattuali inserite nei contratti con i consulenti e con i Collaboratori.

Ogni aggiornamento, modifica o integrazione al presente Codice Etico deve essere approvato dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione.

Il Codice Etico è portato a conoscenza di tutti coloro con i quali la Fondazione intrattiene relazioni di affari. In particolare, esso è disponibile sulla Rete intranet della Fondazione ed è pubblicato sul sito internet dell’Accademia Teatro alla Scala.

 

1.3 Destinatari e ambito di applicazione del Codice

Sono destinatari obbligati del Codice Etico e sottoposti a sanzioni per violazione delle sue disposizioni, tutti i dipendenti e i Collaboratori della Fondazione.

Sono, altresì, destinatari del Codice Etico, obbligati a osservare i principi in esso contenuti e sottoposti a sanzioni per violazione delle sue disposizioni tutti i componenti degli organi sociali della Fondazione, nonché qualsiasi soggetto eserciti la gestione ed il controllo della Fondazione a prescindere dalla qualifica giuridico – formale.

Sono altresì destinatari obbligati del Codice i consulenti, i fornitori, i partner, gli allievi della Fondazione e chiunque svolga attività in nome e per conto della Fondazione o sotto il controllo della stessa.

Il Codice Etico ha validità sia in Italia che all’estero, pur in considerazione della diversità culturale, sociale ed economica dei vari Paesi in cui la Fondazione opera.

 

1.4 Valore contrattuale del Codice

L’osservanza delle norme del Codice Etico deve considerarsi parte essenziale delle obbligazioni contrattuali dei dipendenti della Fondazione ai sensi e per gli effetti dell’art. 2104 del Codice Civile e del vigente C.C.N.L.

 

1.5 Sanzioni Disciplinari

1.5.1 Sistema sanzionatorio nei confronti di dipendenti e amministratori

Il mancato rispetto e/o la violazione delle regole di comportamento indicate dal Codice Etico ad opera dei dipendenti della Fondazione costituisce inadempimento agli obblighi derivanti dal rapporto di lavoro e dà luogo all’applicazione delle sanzioni disciplinari.

 

Le sanzioni saranno applicate nel rispetto di quanto previsto dalla legge e dalla contrattazione collettiva e saranno proporzionate alla gravità e alla natura dei fatti.

L’accertamento delle suddette infrazioni, la gestione dei procedimenti disciplinari e l’irrogazione delle sanzioni restano di competenza delle funzioni aziendali a ciò preposte e delegate.

Le violazioni del Codice Etico da parte dei componenti degli organi sociali della Fondazione dovranno essere comunicate dall’Organismo di Vigilanza al Consiglio di Amministrazione che provvederà ad assumere le opportune iniziative ai sensi di legge.

 

1.5.2 Sistema sanzionatorio nei confronti di Collaboratori, consulenti, ecc.

Ogni comportamento posto in essere da Collaboratori, consulenti o altri soggetti aventi rapporti negoziali con le Fondazione, in violazione delle previsioni del presente Codice, potrà determinare anche la risoluzione del rapporto contrattuale, fatta salva l’eventuale richiesta di risarcimento da parte della Fondazione qualora da tale comportamento derivino ad essa dei danni.

  

2. PRINCIPI GENERALI

I principi e i valori fondamentali, condivisi e riconosciuti dalla Fondazione sono:

 

2.1 Legalità

La Fondazione riconosce come principio fondamentale il rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti. I destinatari del presente Codice, nello svolgimento delle proprie funzioni e nell’esercizio delle rispettive attività, sono tenuti al rispetto di tutte le norme degli ordinamenti giuridici in cui operano.

 

2.2 Integrità e imparzialità

La Fondazione tiene comportamenti improntati all’integrità morale, trasparenza e ai valori di onestà, correttezza e buona fede. La Fondazione stigmatizza qualsiasi forma di discriminazione che sia basata sugli orientamenti sessuali, sulla razza, sull’origine nazionale e sociale, sulla lingua, sulla religione, sulle opinioni politiche, sull’età, sullo stato di salute, sulla vicinanza ad associazioni politiche e sindacali, salvo quanto espressamente stabilito dalle normative in vigore.

 

2.3 Promozione della cultura

La Fondazione s’impegna a promuovere, favorire e incrementare l’istruzione, la formazione, l’aggiornamento e l’orientamento di coloro che intendono dedicarsi o già si dedicano ad attività culturali, connesse con la musica e lo spettacolo, generalmente inteso.

 

2.4 Fiducia

La Fondazione crede che sia possibile stabilire efficaci relazioni d’affari, sia all’interno della Fondazione che al suo esterno, soltanto se tra le parti si instaura una profonda fiducia.

 

2.5 Condivisione

La Fondazione cerca di svolgere in pieno il suo ruolo nello stimolare la condivisione delle informazioni, delle conoscenze, dell’esperienza e delle capacità professionali sia all’interno della Fondazione che, ove appropriato, all’esterno.

 

2.6 Lavoro di gruppo

Il lavoro di gruppo e il senso degli obiettivi comuni pervadono tutte le attività della Fondazione per la consapevolezza e la convinzione che il successo della Fondazione dipende dal lavoro di gruppo ad ogni livello dell’organizzazione interna, che è capace di creare nuovo valore.

 

2.7 Trasparenza e completezza dell’informazione

La Fondazione si ispira, tra le altre, al principio della trasparenza e della completezza dell’informazione nello svolgimento delle attività istituzionali, nella gestione delle risorse finanziarie utilizzate e nella conseguente rendicontazione e/o registrazione contabile.

La Fondazione si ispira al principio della trasparenza e della completezza dell’informazione nella redazione di tutti i documenti.

 

2.8 Responsabilità verso la collettività

La Fondazione, nello svolgimento della sua attività, assume le proprie responsabilità nei confronti della collettività, ispirandosi ai valori della solidarietà e del dialogo con le parti interessate.

La Fondazione mantiene e sviluppa un rapporto di fiducia e un dialogo continuo con i portatori di interesse cercando, ove possibile, di informarli e coinvolgerli nelle tematiche che li riguardano.

Nell’ambito della propria attività la Fondazione si ispira anche al principio di tutela e salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica.

Infine, la Fondazione promuove lo sviluppo sociale, economico ed occupazionale nel rispetto degli standard e dei diritti internazionalmente riconosciuti in materia di tutela dei diritti fondamentali, non discriminazione, tutela dell’infanzia, divieto di lavoro forzato, tutela dei diritti sindacali, salute e sicurezza sul luogo di lavoro, orario di lavoro e retribuzione.

 

2.9 Sicurezza e igiene sul Lavoro

La Fondazione si impegna a diffondere e consolidare una cultura della sicurezza, sviluppando la consapevolezza dei rischi, promuovendo comportamenti responsabili da parte di tutto il personale ed operando per preservare, soprattutto con azioni preventive, la salute e la sicurezza del personale.

Le attività della Fondazione si svolgono nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di prevenzione e protezione, perseguendo il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro.

 

2.10 Norme di comportamento nei confronti dei minorenni

La Fondazione si impegna a vigilare costantemente sui minorenni affidati alla Fondazione.

Le relazioni con i ragazzi devono svolgersi in modo ineccepibile sotto il profilo della correttezza morale; non è tollerata alcuna forma di abuso sui ragazzi, sia essa fisica o psicologica. E’ richiesto il massimo impegno per preservare la salute psicologica e fisica dei giovani, anche al fine di prevenire le devianze, l’abuso e lo sfruttamento commerciale.

La guida e l’educazione dei giovani deve essere condotta in accordo con modelli che valorizzino i principi etici e umani.

 

In particolare, la Fondazione organizza le attività scolastiche in modo tale che:

  • le strutture siano idonee alle esigenze specifiche dell’età;
  • i docenti, ed in generale tutti coloro che si interfacciano con i ragazzi, abbiano idonea professionalità, formandoli affinché tengano un comportamento che rappresenti un modello positivo;
  • l’impegno richiesto, in relazione all’età, sia adeguato alle condizioni fisiche ed al livello di preparazione e qualificazione raggiunto;
  • l’ambiente promuova la crescita individuale evitando che i ragazzi maturino aspettative sproporzionate alle proprie possibilità.

2.11 Divieto di detenzione di materiale pornografico

È fatto divieto assoluto di detenere, su supporti informatici o cartacei, presso i locali della Fondazione, le pertinenze di essa o in qualsiasi altro luogo che sia alla Fondazione riconducibile, ovvero divulgare mediante il sito web della Fondazione o le pubblicazioni curate o promosse dalla Fondazione materiale pornografico.

 

2.12 Politica nei confronti del personale

La Fondazione si impegna affinché al suo interno si crei un ambiente di lavoro sereno in cui tutti possano lavorare nel rispetto delle leggi, dei principi e dei valori etici condivisi.

La Fondazione assicura la riservatezza delle informazioni (anche) nei confronti di dipendenti e Collaboratori.

La Fondazione vigila affinché i propri Dipendenti e Collaboratori si comportino e siano trattati con dignità e rispetto nel quadro di quanto previsto dalle leggi del nostro ordinamento e delle relative modifiche.

La Fondazione non tollera nessuna forma di isolamento, sfruttamento o molestia per qualsiasi causa di discriminazione, per motivi personali o di lavoro, da parte di qualunque dipendente o Collaboratore verso un altro dipendente o Collaboratore.

La Fondazione vieta anche qualsiasi sanzione disciplinare nei confronti dei dipendenti o dei Collaboratori che abbiano legittimamente rifiutato una prestazione di lavoro loro richiesta indebitamente da qualsiasi soggetto legato alla Fondazione.

Sono punite severamente le molestie sessuali di qualsiasi tipo, anche con la risoluzione del rapporto di lavoro o di collaborazione.

La Fondazione è contraria a qualsiasi tipo di discriminazione basata sulla diversità di razza, di lingua, di colore, di fede e di religione, di opinione e affiliazione politica, di nazionalità, di etnia, di età, di sesso e orientamento sessuale, di stato coniugale, di invalidità e aspetto fisico, di condizione economico-sociale nonché alla concessione di qualunque privilegio legato ai medesimi motivi.

La Fondazione è contraria al “lavoro nero”, infantile e minorile, nonché a qualsiasi altra condotta che integri le fattispecie di illecito contro la personalità individuale. Ogni rapporto di lavoro e di collaborazione viene instaurato con regolare contratto sottoscritto dalle parti. Tutti i dipendenti e i Collaboratori vengono correttamente e integralmente informati dei diritti, dei doveri e degli obblighi che scaturiscono dalla stipula del contratto.

La Fondazione promuove la cultura anche fra i propri dipendenti e Collaboratori e valorizza la loro professionalità, sostenendone la formazione e cercando di sviluppare e far crescere le specifiche competenze.

 

3. DISPOSIZIONI ATTUATIVE

Al fine di perseguire il rispetto dei principi di cui al presente Codice, la Fondazione assicura:

  • la massima diffusione e conoscibilità del presente Codice;
  • l’interpretazione e l’attuazione uniforme del presente Codice;
  • lo svolgimento di verifiche in merito a notizie di violazione del presente Codice e l’applicazione di sanzioni in caso di violazione delle stesse in conformità alla normativa vigente;
  • la prevenzione e repressione di qualsiasi forma di ritorsione nei confronti di coloro che contribuiscano all’attuazione del presente Codice;
  • l’aggiornamento periodico del presente Codice, sulla base di esigenze che di volta in volta si manifestino anche alla luce delle attività sopra indicate.

Ferme restando le attribuzioni degli organi sociali ai sensi di legge, nonché quelle dell’Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001, tutti i destinatari del presente Codice sono tenuti a collaborare all’attuazione dello stesso, nei limiti delle proprie competenze e funzioni.

 

3.1 Organismo di vigilanza

All’Organismo di Vigilanza della Fondazione, relativamente alla vigilanza sull’osservanza ed attuazione del Codice Etico, si riconoscono i poteri, i compiti e i doveri previsti nel Modello organizzativo ex D. Lgs. 231/2001, cui si rimanda. 

Fermo restando il rispetto di ogni tutela prevista dalla normativa o dai contratti collettivi vigenti e fatti salvi gli obblighi di legge, l’Organismo di Vigilanza è legittimato a ricevere richieste di chiarimenti, reclami o notizie di potenziali o attuali violazioni del presente Codice.

Qualsiasi richiesta di chiarimenti, reclamo o notizia sarà mantenuta strettamente riservata in conformità alle norme di legge applicabili.

 

4. RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SOGGETTI EQUIPARABILI

L’assunzione di impegni e la gestione dei rapporti, di qualsiasi natura con la Pubblica Amministrazione ed i pubblici ufficiali (ivi inclusi gli impiegati pubblici – a prescindere se siano incaricati di pubblico servizio o meno – e i concessionari di pubblico servizio) sono riservate esclusivamente alle funzioni aziendali a ciò preposte ed al personale autorizzato.

Anche nello svolgimento di trattative commerciali e di qualsiasi altra attività confronti della Pubblica Amministrazione e soggetti ad essa assimilabili la Fondazione si comporta correttamente e con trasparenza.

I rapporti della Fondazione con i pubblici ufficiali si basano sulla trasparenza, sulla lealtà e sulla correttezza: la Fondazione non vuole creare il minimo sospetto di volere influenzare indebitamente tali soggetti per ottenere benefici con mezzi illeciti.

La Fondazione condanna, infatti, ogni comportamento che possa costituire atto di corruzione, anche se ispirato ad un malinteso interesse sociale. Analogamente, i dipendenti e i Collaboratori devono segnalare al proprio responsabile qualunque tentativo di estorsione o concussione da parte di un pubblico ufficiale di cui dovessero essere destinatari o a conoscenza.

I dipendenti ed i Collaboratori della Fondazione devono comunicare al proprio responsabile o al proprio referente i rapporti di affari o le attività economiche intraprese a titolo personale con pubblici ufficiali.

 

Alla luce di quanto sopra, nessun dipendente o Collaboratore della Fondazione può:

  • dare o promettere doni, denaro o altri vantaggi a tali soggetti in modo da influenzare l’imparzialità del loro giudizio professionale; sono ammesse liberalità esclusivamente di modico valore e regali di cortesia nei limiti degli usi e delle consuetudini e purché siano tali da non compromettere l’immagine della Fondazione;
  • inviare documenti falsi o artatamente formulati, attestare requisiti inesistenti o dare garanzie non rispondenti al vero;
  • procurare indebitamente qualsiasi altro tipo di profitto (licenze, autorizzazioni, sgravi di oneri anche previdenziali ecc.) con mezzi che costituiscano artifici o raggiri (ad esempio: l’invio di documenti falsi o attestanti cose non vere);
  • intraprendere attività economiche, conferire incarichi professionali, dare o promettere doni, danaro o altri vantaggi – quali a mero titolo esemplificativo assunzioni o promesse di assunzioni – a pubblici ufficiali o impiegati pubblici coinvolti in procedimenti amministrativi che possono comportare vantaggi per la Fondazione;
  • alterare in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico della Pubblica Amministrazione o intervenire senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi, contenuti in uno dei suddetti sistemi;
  • ricevere indebitamente contributi, finanziamenti, mutui agevolati ovvero altre erogazioni dello stesso tipo in qualunque modo denominate, concessi o erogati da parte delle Pubblica Amministrazione, tramite l’utilizzo o la presentazione di documenti falsi o mendaci, o mediante l’omissione di informazioni dovute;
  • utilizzare contributi, sovvenzioni o finanziamenti destinati alla realizzazione di opere pubbliche o allo svolgimento di attività di pubblico interesse, per scopi diversi da quelli per cui sono concessi;
  • scambiare informazioni sulle offerte con i partecipanti ad eventuali gare o procedure ad evidenza pubblica.

Costituisce violazione della politica istituzionale della Fondazione adottare condotte che configurano reati anche nei Paesi esteri in cui tali condotte non siano punite o altrimenti vietate.

Infine, relativamente alle attività promozionali della Fondazione, le donazioni, le corresponsioni di contributi in denaro e la stipulazione di contratti di comodato d’uso gratuito dovranno essere effettuate:

  • per puro spirito liberale e nell’ambito di progetti globali, di obiettivo interesse e valore scientifico e di sicura attinenza con gli interessi scientifici ed economici della Fondazione;
  • previa una richiesta formale dell’ente pubblico interessato e previa formale delibera di accettazione dell’atto di liberalità da parte dello stesso;
  • nel rispetto dei principi di congruità (inteso come proporzionalità economica tra il contributo richiesto e la finalità per la quale viene erogato) e attinenza (inteso come inerenza rispetto agli interessi perseguiti dalla Fondazione stessa).

4.1 Autorità giudiziarie e Autorità di vigilanza

La Fondazione agisce nel rispetto della legge e favorisce, nei limiti delle proprie competenze, la corretta amministrazione della giustizia.

Nello svolgimento della propria attività la Fondazione opera in modo lecito e corretto collaborando con l’autorità giudiziaria, le forze dell’ordine e qualunque pubblico ufficiale che abbia poteri ispettivi e svolga indagini nei suoi confronti.

La Fondazione ribadisce, infatti, che condanna ogni comportamento che possa costituire atto di corruzione. I dipendenti e i Collaboratori devono segnalare al proprio responsabile o al proprio referente qualunque tentativo di estorsione o concussione da parte di un pubblico ufficiale o di un incaricato di pubblico servizio di cui dovessero essere destinatari o a conoscenza.

La Fondazione esige che tutti i dipendenti e Collaboratori prestino la massima disponibilità e collaborazione nei confronti di chiunque – pubblico ufficiale o Autorità di Vigilanza – venga a svolgere ispezioni e controlli sull’operato della Fondazione.

In previsione di un procedimento giudiziario, di un’indagine o di un’ispezione da parte della Pubblica Amministrazione o delle Autorità di Vigilanza, nessuno deve distruggere o alterare registrazioni, verbali, scritture contabili e qualsiasi tipo di documento, mentire o fare dichiarazioni false alle autorità competenti.

Nessuno deve tentare di persuadere altri a fornire informazioni false o ingannevoli alle autorità competenti.

Nessuno può intraprendere attività economiche, conferire incarichi professionali, dare o promettere doni, danaro, o altri vantaggi a chi effettua gli accertamenti e le ispezioni, ovvero alle autorità competenti.

 

4.2 Istituzioni pubbliche

Ogni rapporto con le istituzioni pubbliche, nazionali o internazionali, dovrà avvenire mediante forme di comunicazione previste dalla normativa vigente, ovvero volte a valutare le implicazioni dell’attività legislativa e amministrativa nei confronti della Fondazione, a rispondere a richieste informali e ad atti di sindacato ispettivo (interrogazioni, interpellanze, ecc.) o, comunque, a rendere nota la posizione su temi rilevanti per la Fondazione. A tal fine, la Fondazione si impegna a:

instaurare, senza alcun tipo di discriminazione, canali stabili di comunicazione con tutti gli interlocutori istituzionali a livello internazionale, comunitario e territoriale;

rappresentare gli interessi e le posizioni della Fondazione in maniera trasparente, rigorosa e coerente, evitando atteggiamenti di natura collusiva.

Al fine di garantire la massima chiarezza nei rapporti, i contatti con gli interlocutori istituzionali avverranno esclusivamente tramite referenti i quali abbiano ricevuto esplicito mandato dalla Fondazione.

 

4.3 Partiti e organizzazioni politiche

La Fondazione non può erogare contributi politici di alcun tipo.

I contributi politici includono qualunque pagamento, prestito o atto di liberalità, fatto nei confronti di qualsiasi partito politico e/o organizzazione politica o sindacale o dei loro membri, nonché di candidati indipendenti (sia che rivestano cariche pubbliche oppure che siano candidati ad un’elezione).

I componenti del Consiglio di Amministrazione, i dipendenti ed i Collaboratori della Fondazione non possono erogare contributi politici con fondi, proprietà, servizi o altre risorse appartenenti alla Fondazione.

Sono considerati contributi della Fondazione anche quelli fatti tramite un terzo interposto, che poi elargisca (per conto della Fondazione o in suo nome) successivamente tale contributo nei confronti di uno dei soggetti sopra elencati.

La Fondazione non rimborsa contributi politici, concessi a titolo personale da dipendenti, Collaboratori, amministratori e da qualsiasi soggetto ad essa legato.

 

5. RAPPORTI CON L’ERARIO

La Fondazione si impegna a:

  • rappresentare i fatti di gestione in modo corretto, completo e tempestivo nella contabilità allo scopo di garantire la corretta e veritiera rappresentazione dei risultati economici, patrimoniali e finanziari nelle dichiarazioni fiscali;
  • custodire, secondo criteri idonei ad una agevole reperibilità, la documentazione relativa all’attività svolta, nel rispetto delle procedure amministrative e contabili predisposte per la formazione del bilancio e di ogni altra comunicazione finanziaria;
  • osservare le disposizioni di legge, la normativa interna e le istruzioni impartite dalle funzioni interne, dagli outsourcer e dalle Autorità competenti;
  • agire secondo i valori dell’onestà e dell’integrità nella gestione fiscale, nella consapevolezza che il gettito derivante dai tributi costituisce una delle principali fonti di contribuzione allo sviluppo economico e sociale;
  • mantenere un rapporto collaborativo e trasparente con l’autorità fiscale garantendo a quest’ultima, tra l’altro, la piena comprensione dei fatti sottesi all’applicazione delle norme fiscali;
  • eseguire gli adempimenti fiscali nei tempi e nei modi definiti dalla normativa o dall’autorità fiscale;
  • interpretare le norme in modo conforme al loro spirito e al loro scopo rifuggendo da strumentalizzazioni della loro formulazione letterale;
  • collaborare con le autorità competenti per fornire in modo veritiero e completo le informazioni necessarie per l’adempimento e il controllo degli obblighi fiscali;
  • stabilire rapporti di cooperazione con le amministrazioni fiscali, ispirati alla trasparenza e fiducia reciproca e volti a prevenire i conflitti, riducendo quindi la possibilità di controversie.

Il tutto avvalendosi anche di professionisti esterni specializzati nella specifica materia.

Nel caso in cui sorgano contenziosi con l’Erario, la Società si obbliga a mantenere comportamenti etici e conformi a quanto stabilito al punto 4.

 

6. RAPPORTI CON I MEZZI DI INFORMAZIONE

La Fondazione, nel riconoscere ai mezzi di informazione un ruolo fondamentale nel processo di trasferimento e divulgazione delle informazioni, gestisce i rapporti con i suoi interlocutori ispirandosi al principio di trasparenza e si impegna a informare costantemente tutti gli attori coinvolti, direttamente o indirettamente, nelle proprie attività.

Tutti i soggetti destinatari del Codice Etico devono astenersi, inoltre, dal diffondere notizie false o fuorvianti, che possano trarre in inganno la comunità esterna, nonché dall’utilizzare informazioni riservate per indebiti arricchimenti personali.

 

7. RAPPORTI CON COLLABORATORI, CONSULENTI, ECC.

La Fondazione imposta i rapporti con i Collaboratori, consulenti e altri soggetti aventi rapporti negoziali con la Fondazione esclusivamente sulla base di criteri di qualità, competitività, professionalità, correttezza e rispetto delle regole di una leale concorrenza.

In particolare, la Fondazione si aspetta che la selezione dei Collaboratori, consulenti, ecc. avvenga esclusivamente sulla base di parametri obiettivi di qualità, convenienza, prezzo, capacità, efficienza, evitando accordi con controparti contrattuali di dubbia reputazione nel campo, a mero titolo esemplificativo, del rispetto dell’ambiente, delle condizioni di lavoro e/o dei diritti umani.

La Fondazione si aspetta che i predetti soggetti adottino comportamenti conformi ai principi contenuti nel presente Codice Etico e non ricevano alcuna illecita pressione a prestazioni che nei contenuti e/o nei modi non siano previste contrattualmente.

La Fondazione si attende, quindi, che essi adottino comportamenti legali, etici e in linea con gli standard e i principi internazionalmente accettati in materia di trattamento dei propri dipendenti e Collaboratori, con riguardo in particolare ai principi di: tutela dei diritti fondamentali, non discriminazione, tutela dell’infanzia, divieto di lavoro forzato, tutela dei diritti sindacali, salute e sicurezza sul luogo di lavoro, orario di lavoro e retribuzione.

Comportamenti diversi possono essere considerati grave inadempimento ai doveri di correttezza e buona fede nell’esecuzione del contratto, motivo di lesione del rapporto fiduciario e giusta causa di risoluzione dei rapporti contrattuali.

 

8. RAPPORTI CON GLI SPONSOR

La Fondazione impronta la propria condotta nei rapporti con gli sponsor a principi di massima trasparenza e correttezza. La Fondazione si impegna a rispettare la privacy degli sponsor e a gestire i fondi in modo consono alle indicazioni convenute con lo sponsor stesso.

La Fondazione si impegna a fornire a ciascun potenziale sponsor una serie di informazioni dettagliate sulla Fondazione stessa e sulle sue attività.

 

La Fondazione si impegna a rispettare i diritti degli sponsor, come segue:

  • fornendo informazioni dettagliate sulla missione della Fondazione, sul modo in cui i fondi verranno utilizzati, nonché attestando la propria abilità ad usare i fondi per gli scopi convenuti;
  • fornendo informazioni sull’identità dei membri degli organi della Fondazione;
  • offrendo agli sponsor il giusto riconoscimento;
  • assicurandosi che tutte le informazioni riguardanti le donazioni vengano trattate con il dovuto rispetto e segretezza e rispettando la normativa vigente.

Laddove lo sponsor non diriga specificatamente la sua liberalità questa va intesa come sostegno istituzionale della Fondazione.

È vietato destinare le somme ricevute a titolo di erogazioni, contributi o liberalità a scopi diversi da quelli per i quali sono stati assegnati.

 

9. PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE E OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE

9.1 Comunicazioni sociali e registrazioni contabili

La Fondazione ritiene che la trasparenza contabile nonché la tenuta delle scritture contabili secondo principi di verità, completezza, chiarezza, precisione, accuratezza e conformità alla normativa vigente siano il presupposto fondamentale per un efficiente controllo.

Per ogni operazione deve essere conservata agli atti adeguata documentazione di supporto, tale da consentire un’agevole registrazione contabile, la ricostruzione dell’operazione e l’individuazione di eventuali responsabilità.

Analogamente, la Fondazione ribadisce che il bilancio deve rappresentare la situazione economica, patrimoniale o finanziaria della Fondazione in modo veritiero, chiaro e completo.

 

9.2 Altri obblighi in relazione all’amministrazione

Il patrimonio della Fondazione è gestito in modo corretto ed onesto e, pertanto, tutti i soggetti obbligati al rispetto di questo Codice concorrono a tutelarne l’integrità nel rispetto degli scopi della Fondazione.

Gli amministratori (ovvero chiunque ne svolga le funzioni) non devono impedire od ostacolare in qualunque modo attività di controllo da parte del collegio dei revisori e dei soci.

 

Alla luce di quanto sopra:

  • il patrimonio, i beni, i crediti e le azioni devono essere valutati correttamente, non attribuendo ad essi valori superiori o inferiori a quelli dovuti;
  • non possono essere effettuate operazioni sul capitale sociale, né altro tipo di operazioni, tramite l’impiego di utili non distribuibili o riserve obbligatorie per legge;
  • non si può ridurre il capitale sociale, se non in presenza di perdite o svalutazioni;
  • si devono perseguire gli scopi statutari;
  • la gestione del patrimonio deve essere coerente con la natura e con gli scopi della Fondazione.

È fatto divieto a chiunque di influenzare il regolare svolgimento e le decisioni degli organi della Fondazione, traendo in inganno o in errore i rispettivi componenti.

 

9.3 Conflitto di interessi

La Fondazione vigila affinché i propri dipendenti, Collaboratori e componenti degli organi della Fondazione non vengano a trovarsi in condizioni di conflitto di interessi.

I dipendenti della Fondazione non possono svolgere affari o altre attività professionali che concorrano con gli interessi della Fondazione e con le finalità da essa perseguite, indicate nello statuto e richiamate in questo Codice, salvo espressa autorizzazione da parte dell’Accademia. I Collaboratori devono, invece, comunicare alla Fondazione l’eventuale svolgimento di attività professionali che concorrano con gli interessi della Fondazione e con le finalità da essa perseguite, indicate nello statuto e richiamate in questo Codice.

È dovere di tutti i dipendenti, Collaboratori e componenti degli organi della Fondazione evitare e prevenire il sorgere di un conflitto di interessi.

Chiunque venisse a conoscenza anche solamente della possibilità di un conflitto di interessi deve informare immediatamente l’Organismo di Vigilanza.

Ogni dipendente e Collaboratore incaricato di svolgere trattative con privati per conto della Fondazione deve informare l’Organismo di Vigilanza ove esista la possibilità che sorga un conflitto di interessi.

Per rispettare il principio di correttezza e trasparenza, nonché per garantire la fiducia della collettività e dei beneficiari dei propri interventi, la Fondazione vigila affinché tutti i destinatari obbligati di questo Codice non vengano a trovarsi in condizione di conflitto di interessi.

 

10. RELAZIONI ESTERNE

I rapporti con la stampa, la televisione e in generale con i mezzi di comunicazione di massa, sia nazionali che stranieri, sono tenuti esclusivamente dagli esponenti aziendali a ciò autorizzati o dalle persone da essi delegate.

A salvaguardia della sua immagine e della correttezza delle informazioni rilasciate, la Fondazione si aspetta che:

  • nessun dipendente o Collaboratore rilasci a soggetti esterni non qualificati ovvero giornalisti accreditati, interviste o qualsiasi tipo di dichiarazione o di informazioni riguardanti la Fondazione e dal cui rilascio possa derivare un danno per la Fondazione stessa;
  • ogni dipendente o Collaboratore che venisse sollecitato da soggetti esterni non qualificati ovvero giornalisti accreditati a rilasciare dichiarazioni o informazioni riguardanti la Fondazione e dal cui rilascio possa a questo derivare un danno, rinvii i richiedenti agli organi preposti.

        

11. INCASSI, PAGAMENTI E SIMILI

L’Accademia Teatro alla Scala esercita la propria attività nel pieno rispetto delle disposizioni valutarie e delle normative antiriciclaggio vigenti nei Paesi in cui opera e delle disposizioni emanate dalle competenti Autorità.

A tal fine i dipendenti e i Collaboratori devono evitare di porre in essere operazioni sospette sotto il profilo della correttezza e della trasparenza. In particolare, i dipendenti e i collaboratori si impegnano a verificare in via preventiva le informazioni disponibili relative alle controparti commerciali al fine di verificare la loro rispettabilità e la legittimità della loro attività; gli stessi si impegnano altresì ad operare in maniera tale da evitare implicazioni in operazioni anche potenzialmente idonee a favorire il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite o criminali, agendo nel pieno rispetto della normativa antiriciclaggio primaria e secondaria.

Per evitare di dare o ricevere pagamenti indebiti e simili i dipendenti e Collaboratori, in tutte le loro trattative, devono rispettare i seguenti principi riguardanti la documentazione e la conservazione delle registrazioni:

  • tutti i pagamenti e gli altri trasferimenti fatti da o a favore della Fondazione devono essere accuratamente ed integralmente registrati nei libri contabili e nelle scritture obbligatorie, corredati di causale ed eventuale documentazione giustificativa;
  • tutti i pagamenti devono essere effettuati solo ai destinatari e per le attività contrattualmente formalizzate e/o deliberate dalla Fondazione;
  • non devono essere create registrazioni false, incomplete o ingannevoli e non devono essere istituiti fondi occulti o non registrati e, neppure, possono essere depositati fondi in conti personali o non appartenenti alla Fondazione;
  • non deve essere fatto alcun uso non autorizzato dei fondi o delle risorse della Fondazione;
  • non deve essere fatto alcun pagamento in contanti o con mezzi di pagamento al portatore.

 

12. SICUREZZA ED IGIENE SUL LAVORO

La Fondazione si impegna a diffondere e consolidare una cultura della sicurezza, sviluppando la consapevolezza dei rischi, promuovendo comportamenti responsabili da parte di tutto il personale ed operando per preservare, soprattutto con azioni preventive, la salute e la sicurezza del personale.

Le attività della Fondazione devono svolgersi nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di prevenzione e protezione; la gestione operativa deve fare riferimento a criteri avanzati di salvaguardia ambientale e di efficienza energetica, perseguendo il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro.

Le attrezzature e i metodi di lavoro devono essere concepiti tenendo conto del grado di evoluzione della tecnica.

A tal fine, la Fondazione si impegna a realizzare interventi di natura tecnica ed organizzativa, concernenti:

  • l’introduzione di un sistema integrato di gestione dei rischi e della sicurezza;
  • una continua analisi dei rischi e delle criticità dei processi e delle risorse da proteggere;
  • l’adozione delle migliori tecnologie idonee a prevenire l’insorgere di rischi attinenti alla sicurezza e/o alla salute dei lavoratori;
  • il controllo e l’aggiornamento delle metodologie di lavoro;
  • l’apporto di interventi formativi e di comunicazione.

 

13. UTILIZZO DEI SISTEMI INFORMATICI

La Fondazione sancisce il divieto assoluto in capo ai destinatari del presente Codice di alterare in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenire senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi contenuti in uno dei suddetti sistemi.

In particolare, tutti i dipendenti e i Collaboratori sono tenuti:

  • a rispettare tutte le disposizioni normative in vigore e le condizioni dei contratti di licenza sottoscritti dalla Fondazione;
  • ad osservare le procedure aziendali vigenti in materia di gestione dei sistemi informativi;
  • a porre in essere un comportamento corretto e trasparente nell’utilizzo di qualsiasi mezzo o sistema informatico;
  • ad astenersi da qualunque attività che possa determinare la modificazione, soppressione o creazione fraudolenta di documenti informatici, pubblici o privati, che potrebbero avere valenza probatoria e, comunque, astenersi dall’accedere abusivamente al sistema informatico o telematico aziendale al fine di modificare o sopprimere dati, documenti ed informazioni ivi conservate;
  • ad astenersi dal porre in essere qualunque attività che possa determinare il danneggiamento o l’interruzione di un sistema informatico o telematico di Terzi, pubblici o privati, nonché dal diffondere apparecchiature, dispositivi o programmi informatici diretti a danneggiare od interrompere un sistema informatico o telematico;
  • ad astenersi dal porre in essere qualunque attività abusiva di intercettazione, impedimento o interruzione di comunicazioni informatiche o telematiche, nonché dall’installare apparecchiature atte ad intercettare, impedire od interrompere comunicazioni informatiche o telematiche;
  • ad astenersi dal porre in essere qualunque attività che possa determinare il danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici di Terzi, siano essi pubblici o privati;
  • a non accedere a siti non attinenti allo svolgimento delle mansioni assegnate, a non partecipare, per motivi non professionali a Forum, a non utilizzare chat line / bacheche elettroniche e a non registrarsi in guest book anche utilizzando pseudonimi (o nickname);
  • ad evitare di diffondere la propria password e il proprio codice di accesso al PC;
  • ad utilizzare sempre e soltanto la propria password e il proprio codice di accesso. Sia il codice identificativo che la password sono strumenti strettamente personali, il cui uso è rimesso alla responsabilità di ciascun utente;
  • a segnalare in qualsiasi momento all’Organismo di Vigilanza ogni violazione riguardante l’accesso ovvero l’utilizzo dei sistemi informatici;
  • a non riprodurre copie non consentite di programmi su licenza per uso personale, aziendale o a favore in terzi.
  • a non utilizzare il proprio account di posta aziendale per scopi privati.

  

14. GESTIONE E TUTELA DEI DIRITTI D’AUTORE

La Fondazione sancisce il divieto assoluto in capo ai destinatari del presente Codice di utilizzare in qualsiasi forma e/o modo ed a qualsiasi scopo anche per uso personale opere dell’ingegno e/o materiali protetti dai diritti di autore e/o connessi, nonché da ogni diritto di proprietà intellettuale e/o industriale (tra cui. in particolare, i diritti di marchio, disegno e modello, brevetto per invenzione e modello di utilità, e sulle informazioni segrete), ivi compresi i diritti di immagine ed il diritto al nome, senza il consenso dei titolari dei diritti e/o di coloro che ne hanno la legittima disponibilità. I destinatari del presente Codice sono tenuti ad adoperarsi al fine di chiedere il necessario consenso per l’utilizzazione di opere e materiali protetti.

 

 

Ultimo aggiornamento: giugno 2022