“Fin da piccola ho amato la musica e, prima di intraprendere la professione di parruccaia, mi sono laureata in pianoforte al Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara e successivamente mi sono dedicata all’arpa folk, studiandola con Fabio Conistabile e Lincoln Almada. Parallelamente ho frequentato il Corso triennale in Scienze dei beni culturali, indirizzo di Musicologia, presso l’Università degli Studi di Milano e ho proseguito poi con un corso di Laurea triennale in Musicoterapia psicodinamica, modello Benenzon, presso il CMT di Milano, presentandomi con una tesi di laurea sulla musicoterapia attiva per pazienti affetti da patologie psichiatriche gravi. Ultimati gli studi, sono partita per un tour per l’Italia come artista di strada che mi ha permesso di mettere da parte un po’ di soldini – usati poi per frequentare il corso in Accademia”.
“La passione per ago e filo è arrivata dalla nonna, che ci insegnava fin da piccole a rammendare calzini e applicare bottoni. Nel 2019 ho seguito il Corso per parruccaio dell’Accademia Teatro alla Scala e, dopo lo stage curricolare previsto piano di studi, sono stata subito assunta presso il Laboratorio Paglialunga di Roma, dove lavoro e vivo attualmente.
Devo la scoperta di questo corso a mia sorella, ex allieva del Corso di scenografia teatrale, la quale aveva aperto un laboratorio artistico a Milano in collaborazione con un’altra ex allieva, Giulia Giovanelli. Il Laboratorio Paruta, così si chiama, è gestito da cinque persone, attualmente, ossia due sarti, due scenografi e un pittore. Io ero senza lavoro, così mi misi ad aiutare mia sorella nella preparazione di alcune scenografie e prodotti sartoriali. Questi lavori erano stati commissionati proprio dall’Accademia e grazie a questa collaborazione ho iniziato a occuparmi di teatro.
Lavorando per il laboratorio di mia sorella, infatti, ho avuto modo di seguire diversi spettacoli, come assistente costumista o sarta di palcoscenico, alcuni dei quali vedevano protagonisti i giovani allievi scaligeri, come i balletti Napoli, Cenerentola, Lo schiaccianoci, per ricordarne solo alcuni.
Al termine di questa esperienza mi sono quindi informata sui corsi dell’Accademia Teatro alla Scala e quando mi sono imbattuta nel Corso per parruccaio, un mestiere che in realtà conoscevo pochissimo, ne sono rimasta affascinata e il vecchio amore per ago e filo è tornato a farsi sentire”.
“Creare una parrucca è un’operazione davvero complessa; l’aspetto più difficile è soprattutto acquisire il livello di concentrazione necessaria per poter lavorare al meglio. C’è stato insegnato a costruire posticci (barbe, baffi, sopracciglia), semi parrucche e poi parrucche intere. Il programma didattico prevede soprattutto lezioni pratiche per le quali l’Accademia ci ha fornito il kit di lavoro necessario. Grazie a questo percorso formativo, ho potuto lavorare alla costruzione e applicazione della barba del personaggio Apollo per Alcesti, con la regia di Filippo Renda, allestito presso il Teatro Litta di Milano.
Naturalmente c’è stata poi la pausa forzato dovuta al Covid, ma nel luglio del 2020 ho preso parte alla costruzione e applicazione della barba del personaggio maschile di Like, sempre con regia di Filippo Renda, presso il Teatro sociale di Canzo.
Nell’ottobre dello stesso anno, dopo un periodo di stage, sono stata ufficialmente assunta come parruccaia presso il laboratorio di parrucche per cinema e teatro “RP Studio” di Roma; sto dunque lavorando a parrucche per un film americano; metto in pratica costantemente quanto appreso durante il Corso, che è stato davvero illuminante e fondamentale, cercando ogni giorno di velocizzare il processo di produzione”.