Gli spazi domestici, che nei mesi scorsi sono in qualche modo divenuti la nostra dorata prigione, hanno ispirato Emanuela Tagliavia, coreografa e docente di danza moderno-contemporanea presso la Scuola di Ballo dell’Accademia. Ne è nato un progetto coreografico che ha coinvolto allievi di diversi corsi, dal quarto all’ottavo.
L’intera creazione è composta da For small spaces, con Tommaso Calcia (8 corso), Da un dipinto di Edward Hopper, con Matilde Barbaglia e Tommaso Spadaccino (7 corso), Sequenze a confronto, con Caterina Perego e Vincenzo Romano (6 corso), Analisi del movimento e analisi musicale dello “ Scherzo alla russe” di Igor Stravinskij con Letizia Austoni (5 corso) e Calligrafia motoria con Stefania Boanta, Elisabetta Nalin e Antonino Modica (4 corso).
For small spaces è anche divenuto oggetto dell’esame di maturità, brillantemente superato da tutti i ragazzi dell’ultimo anno.
Si tratta di un laboratorio coreografico non del tutto nuovo per gli allievi, che in Accademia affrontano quotidianamente anche questa disciplina per prepararsi ad un diploma che li rende danzatori completi, versatili e pronti ad affrontare tanto le grandi coreografie di repertorio quanto nuovi pezzi.
Per la rubrica “Una stanza tutta per noi”, vi lasciamo quindi la visione integrale delle suggestive corografie che hanno preso vita durante il lockdown.